I blog contengono opinioni e fatti personali personali.
Alcuni sono fonti di informazione alternativa, altri vengono letti da quattro amici dell’autore.
Ovviamente l’autore ha tutto il diritto di moderare i commenti, ma ci sono secondo me dei criteri da seguire.
Il blog di Beppe Grillo parla del blog di Clemente Mastella, sul primo ci sono un sacco di commenti sia pro che contro, sul secondo pochi commenti pro.
Sul Cleme-blog sembra che non siano ammessi commenti negativi sull’autore che si giustifica dicendo che non vengono accettati commenti offensivi, volgari o non attinenti. E’ una giustificazione che tutto sommato regge, è effettivamente difficile scrivere a Mastella senza usare parole pese.
Sul Grillo-blog i commenti sono così tanti che non è possibile seguire una discussione, in effetti i blog non erano nati per fare questo. Caro Grillo dovresti cambiare struttura al tuo sito, continualo a chiamarlo blog se vuoi, ma strutturalo come un forum.
Anche qui sembra ci siano delle censure stando a sentire alcuni frequentatori, magari alcune censure sono necessarie ed altre inopportune. Tutto sommato sembra un blog abbastanza libero.
Il brutto di scrivere un blog è che tutti lo possono leggere e magari invece vorresti solo sfogare le tue rabbie come faresti al bar con gli amici. Purtroppo su Internet c’è una grande ignoranza e viene trattata come una realtà parallela a quella reale…
Ma sto divagando
Costituzione della Repubblica italiana
Parte I – Diritti e doveri dei cittadini
Titolo I – Rapporti civili
Articolo 15
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.
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