ATTESA
di Angelo Filippini (tratto da: Fantastorie dal terzo pianeta – Altritalia editrice)
06:02:03. Poco fa è passato il Supervisore a fare l’ultima rivista. Ha cercato di far coraggio a tutti, ma lo sappiamo benissimo che,
come sempre, sarà terribile. I nuovi scherzano per darsi un contegno. Non possono capire. Se uno non ha veduto, non può
immaginari la fiumana di quelli che arrivano e si dirigono verso di te, e tu non hai che la tua postazione che ti protegge, e davanti a
te il necessario per cercare di tenerli a bada.
06:07:58. Mentre raggiungevo il mio posto, stamattina presto, ne ho visto altri due. Sono sempre più vicini. Il fumo nero e oleoso
si alzava dalle carcasse bruciacchiate. Chissà cosa li spinge? Il disgusto per questa vita? Un desiderio inconscio di farla finita? 0
forse una speranza di riscatto, o di non so che altro?
06:10:37. Ogni tanto ci arrivano bollettini dalle altre postazioni prese d’assalto, vicino alle città . Sono terribili sfilze di numeri.
Marciano in gruppo, tranne pochi esploratori, e si avvicinano sempre di più. Sono troppi, tanti che non si possono contare.
06:13:09. Uno dei nuovi era fuori, a fumare, quando è suonata la sirena d’inizio del turno, e si affretta a prendere posto. Eccoli,
arrivano. il sole che sorge trae pallidi riflessi dalle lamiere smaltate. P, una marea crescente.
Come ogni anno, per un rito mio personale, solo ora tolgo il foglietto dal calendario, e scopro la data di oggi: 15 agosto. Poi mi
assesto sul sedile, mi sistemo davanti gli spiccioli per il resto, e mi preparo a sostenere l’impatto dell’orda dei turisti che esce
dall’autostrada.
Fine
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